In linea con le progettualità di tutela ambientale che costruiamo in città, promuoviamo interventi volti ad incentivare, nelle abitudini comuni e nelle prassi amministrative, una nuova cultura della mobilità che porti ad adottare scelte alternative all’impiego di automobili, favorendo così la diffusione di modelli sostenibili a basso impatto ambientale.
L’intervento più rappresentativo di questo nostro impegno è senza dubbio il Piedibus, l’accompagnamento a piedi dei bambini nel tragitto casa-scuola per ridurre traffico e smog, favorire l’educazione stradale e la socializzazione. Di Piedibus a Caserta iniziamo a parlare nel 2007, dopo la nascita del Comitato Città Viva ODV a seguito dell’emergenza rifiuti in Campania. Sentivamo l’esigenza di sperimentare prassi ecologiche a partire dai più piccoli, in un’ottica di collaborazione tra scuola, famiglia, istituzioni e associazioni. Dopo 2 anni di lavoro preparatorio, il Piedibus parte nel 2009 e da allora, ha camminato durante ogni anno scolastico, arrivando a diffondersi nello stesso anno in 5 scuole cittadine, con 200 famiglie partecipanti e 120 “autisti” volontari.
Il Piedibus funziona come un bus, ma a piedi: nel raggio di 1km attorno alle scuole, vengono stabilite almeno 3 linee, ciascuna con fermate e orari. Gli “autisti” volontari (genitori, docenti, nonni, ets, cittadini semplici) si organizzano in turni. I bambini sono muniti di pettorina catarifrangente, kway e carrello porta zaino. Lungo il percorso, si organizzano giochi e attività di socializzazione e scoperta del territorio. L’organizzazione del Piedibus cammina di pari passo all’impegno per una città che nel suo complesso abbia un sistema di mobilità più sostenibile: partecipiamo a tavoli di progettazione di strade scolastiche, zone 30 e percorsi ciclabili, sperimentando il Bicibus.
Il Piedibus, da Caserta, si è diffuso in altri comuni limitrofi e ha benefici multipli:
-prevenzione di diffuse malattie croniche e promozione di buoni stili di vita, nella Regione col più alto tasso di obesità infantile;
-cooperazione tra educazione formale e informale;
-promozione dell’educazione stradale, con le “multe morali” che i bambini consegnano agli automobilisti scorretti.
-cittadinanza attiva, migliorando concretamente il territorio, sia riducendo l’inquinamento che ottenendo lavori di messa in sicurezza: i bambini scattano le foto alle problematiche riscontrate lungo i percorsi (marciapiedi rotti, arredo urbano pericolante, segnaletica orizzontale inesistente, barriere architettoniche). Queste foto vengono raccolte in un Dossier che ogni anno le famiglie consegnano al Comune. Si avvia un iter, costantemente monitorato da famiglie, associazioni e scuole, affinché il Comune destini le somme necessarie dai proventi delle multe (come prevede il Codice della Strada) e proceda all’attuazione dei lavori. Ciò ha portato negli ultimi anni, allo stanziamento di alcune decine di migliaia di euro per interventi di piccola/media entità, molto utili per la fruibilità quotidiana dei percorsi pedonali e funzionali anche alla partecipazione al Piedibus di bambini con disabilità motorie.
-inclusione e multicultura: tra gli “autisti” volontari del Piedibus, ci sono immigrati che sono stati beneficiari dei percorsi di accoglienza Sprar/Sai e che oggi risiedono stabilmente a Caserta i quali, grazie anche ad un percorso complessivo della comunità educante coinvolta, diventano responsabili di intere linee Piedibus, in qualità di educatori del progetto. Il solo atto di affidare il proprio figlio ad un migrante, in tempi complessi come questi, abbatte muri e costruisce ponti importanti. In questo modo, il Piedibus di Caserta è diventato un modello nazionale di inclusione sociale bilaterale, inserito nell’Atlante della rete di accoglienza Sprar 2017 e segnalato poi come Buona Prassi dalla direzione nazionale della rete di accoglienza.
Le famiglie del Piedibus sono coinvolte in un percorso cittadino più complessivo che riguarda anche percorsi gratuiti di educazione ambientale per bambini, riqualificazione e gestione condivisa di beni comuni e spazi verdi.
Il Comune di Caserta, pur avendo un Protocollo di intesa dedicato al Piedibus e sulla carta un Ufficio Comunale dedicato (ma senza personale) non è ancora parte attiva nell’organizzazione di questa progettualità, come accade in altre regioni solitamente del Nord e Centro Nord, pertanto la diffusione del Piedibus è affidata alla nostra associazione in collaborazione con le scuole e la diffusione presso i plessi di scuola primaria dipende dalle energie che annualmente si riescono a metter in campo.